Resurrezione vuol dire anche combattere i furbetti assieme però a un senso di comunità che spesso manca pubblicato il 04 Aprile 2021, 13:20
Cristo è risorto. Per chi ci crede. Ma anche per quanti hanno approccio laico a una celebrazione così particolare per chi ha fede. Perchè particolare è il momento, un momento che dura ormai da troppo e che ci condiziona, ci mette alla prova, ci fa capire forse chi veramente siamo.
Nessuno poteva immaginare che, a distanza ormai di un anno e passa, questa terribile pandemia penetrasse tanto profondamente nelle nostre vite. Talvolta, in modo brutale. Eppure, è come se ci avessero chiamato a fare i conti con la routine, quelli che consideriamo problemi forse a giusta ragione, con una società frenetica, idolatrata oppure avversata. In ogni caso quel quotidiano vivere da cui non sfuggiamo.
Ne abbiamo sentite di tutti i colori da un anno a questa parte. Solidarietà ma a volte anche crudeltà, vigliaccheria, malefatte….