Il festival rende omaggio a Lucio Dalla, con 4 marzo 1943, il brano che presentò proprio a Sanremo 50 anni fa e giorno della sua nascita, nell'inedita versione dei Negramaro, riprendendo l'originale non censurato, con l'accompagnamento dell'orchestra. Giuliano Sangiorgi ha indossato anche gli iconici occhiali rotondi tanto amati dal cantautore bolognese e sul finale lo ha ricordato riproponendo la sua mimica inconfondibile. “Buon compleanno, Lucio”, ha poi aggiunto Amadeus.
Dopo il ricordo di Lucio Dalla, dopo un piccolo momento di empasse sulla scaletta, Giuliano Sangiorgi recita il suo monologo che è un inno alla canzone. “C'è un momento esatto – inizia – in cui le parole, quelle da sole, non bastano a dire, per davvero, tutto quello che pensiamo e sentiamo. Che poi, tutto quello che pensiamo non ci starebbe nemmeno in un oceano… Si sa, mica lo puoi bloccare, non lo puoi recintare! Il pensiero, come l'oceano, non lo puoi confinare… e 'chi pensa…