Genova – Dieci anni fa provò a entrare a Sanremo Giovani. Era il 2011, uno dei festival condotti da Gianni Morandi. Missione fallita, ma mai arrendersi. Se poi dentro scorre il sangue del Sud, il gusto per la sfida non svanisce, ma anzi accresce come un fuoco. Dieci anni dopo, Aiello, al secolo Antonio Aiello, cantautore cosentino, 35 anni, arriva sul palco dell'Ariston dalla porta principale, in gara fra i Big, con la sua “Ora”. «Non ho mai avuto rancore per quel rifiuto avuto anni fa» ricorda l'artista «a quei tempi, per tre giorni, non è stato facile sentirmi dire di no. Oggi non ci arrivo più sicuro, ma un po' più maturo, più pronto. Con gli occhi di adesso, penso che non me lo meritavo allora quel 'no'. Tutto quello che sto ottenendo attualmente, me lo sono sudato, da solo, e con l'aiuto di persone che credono in me e mi apprezzano».
Si definisce “il più piccolo dei Big”, ma ha fame. «Vincere sarebbe bello, ma se arrivassi…