La ricorrenza della nascita di Faber arriva il giorno dopo la scomparsa del boss di Ottaviano. Tra i due ci fu anche una breve corrispondenza
Genova – Nel giorno in cui si ricorda la nascita di Fabrizio De Andrè, nato a Genova il 18 febbraio 1940, si torna a parlare di un retroscena che riguarda una delle sue canzoni più famose, “Don Raffaè”. Il brano, cantato in napoletano, è stato infatti ispirato alla figura di Raffaele Cutolo, il boss della Camorra che si è spento nella giornata di ieri a 79 anni.
“Io mi chiamo Pasquale Cafiero e son brigadiero del carcere oinè”. Questo l'attacco della canzone che racconta le drammatiche condizioni della vita carceraria. Dopo la sua pubblicazione nel 1990, “Don Raffaè” fu subito un successo discografico e in seguito venne ripresa anche da Roberto Murolo, massimo interprete della canzone napoletana d'autore.
Il brigadiere Pasquale Cafiero chiede piaceri a don Raffaè: il cappotto per…
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