Omaggio del motore di ricerca a un'icona per la lotta a favore dei diritti civili, contro il razzismo e l'oppressione. Nel famoso “The Black Unicorn “, pubblicato nel 1978, la poetessa esplora le diverse identità e oppressioni di una donna lesbica nera negli Stati Uniti negli anni Settanta
“Oggi sono venuta come nera, lesbica, madre, guerriera, poeta “: iniziava così uno dei più celebri discorsi di Audre Lorde, paladina del femminismo afroamericano, celebrata oggi dal motore di ricerca Google con un doodle. Nata ad Harlem nel 1934, amava definisrsi soprattutto poetessa, instancabile combattente per i diritti civili contro il razzismo e l'oppressione. Oggi è riconosciuta per i suoi saggi in prosa, in cui si mostra come una voce eccezionalmente lucida del femminismo contemporaneo.
Tra le sue opere in prosa più conosciute: “Los Diarias del Cancer”, scritto per dare un supporto speciale alle altre donne malate di tumore, “Zami: un nuovo modo di scrivere il mio nome”…