Dopo il colpo ai danni del tabaccaio spuntano nuovi piccoli furti sull'isola. E i carabinieri ascolteranno ancora i derubati
CAPRAIA ISOLA. Longilineo. Perché per poter passare dal pertugio aperto sul retro del negozio di tabacchi non si può essere né altissimi, né tantomeno poco dinoccolati. Bravo con gli arnesi: flessibili, seghe circolari, ma anche cacciaviti e brugole. Conoscitore di casseforti, serrature e cassette di sicurezza. E soprattutto depositario dei segreti dei capraiesi, tanto da sapere dove molti conservano il loro tesoro: soldi in contanti, preziosi ma anche altro.
È questo il profilo del Giuda-Lupin che come in un romanzo giallo sta svaligiando una alla volta le case di Capraia, alimentando il sospetto tra gli abitanti, che in questo periodo non superano i duecento. «È uno di noi», conferma amareggiata la sindaca Marida Bessi il giorno dopo il furto messo a segno al Cantuccio, il tabacchi all'angolo della piazza del paese…