Napoletano, ex professore (per vent'anni) in vari conservatori, era una delle voci più autorevoli della critica e della musicologia classica e lirica. Spirito libero, humour sferzante, cultura sterminata, carattere vulcanico. Una volta criticò i maestri Harding e Abbado e il sovrintendente scaligero lo dichiarò “non gradito”. Ecco, in forma molto molto sintetica, chi è stato
E' morto questa mattina a Napoli Paolo Isotta, una delle più autorevoli voci della musicologia italiana. Autore di alcuni dei più importanti saggi sui massimi compositori italiani, da Paisiello a Rossini, da Donizetti a Verdi, Isotta aveva 70 anni ed era professore emerito del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Era stato per tantissimi anni il critico musicale del Corriere della Sera. Scrittore e musicologo, dal 2015 scriveva per il Fatto Quotidiano. Dal…