ROMA Non sarà un 2021 facile. Tutt'altro. Al netto di vaccini e riaperture infatti, è decisamente presto per cantare vittoria. A sottolinearlo ieri sono stati sia gli scienziati che stanno seguendo da vicino la pandemia sia il premier Giuseppe Conte che, nel corso del consueto appuntamento di fine anno con la stampa, ha ribadito che «lo stato di emergenza» per il Covid «sarà prorogato sino a quando sarà necessario per mantenere i presidi di protezione civile e tutti i presidi che ci consentono di gestire l'emergenza, dando poteri ai soggetti attuatori».
L'arrivo del vaccino anti-Covid in Italia quindi, non è ancora un buon motivo per lasciarsi alle spalle mascherine e distanziamento. L'inizio della campagna di immunizzazione «non deve significare una riduzione delle misure che fino ad oggi abbiamo seguito» ha spiegato ieri Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza e professore di Igiene all'Università Cattolica. Bisognerà tenere duro «almeno…