Roberto Recordare, terminale finanziario, è indagato per le operazioni di riciclaggio per conto delle mafie
Un'operazione di maxiriciclaggio da 136 miliardi di euro, di cui “36 miliardi già pronti, cash”. È l'affare a cui stava lavorando Roberto Recordare, imprenditore indagato per riciclaggio dalla procura antimafia di Reggio Calabria. Per i magistrati è lui la mente economico-finanziaria di un cartello di clan calabresi, siciliani e campani, che grazie a lui avrebbe riciclato miliardi. A svelarlo un'informativa depositata agli atti del processo “Euphemos”, nel febbraio scorso è costato i domiciliari al consigliere regionale appena eletto Domenico Creazzo, riportata oggi dal quotidiano Domani. Ma le carte dell'inchiesta che Repubblica ha avuto modo di leggere vanno oltre, svelano che Recordare per i clan aveva gestito fondi per 500 miliardi e si poteva permettere il lusso di “buttare nel cestino un bond…