Paolo Orrigoni, amministratore delegato dei supermercati Tigros ed ex candidato sindaco leghista di Varese, è stato arrestato per corruzione in un nuovo filone di indagini dell'inchiesta sul giro di tangenti, appalti truccati e nomine pilotate, che aveva portato nel mese di maggio all'esecuzione di 43 misure cautelari nei confronti di politici, amministratori e imprenditori lombardi. Il numero uno della catena di supermercati Tigros, una società con oltre sessanta negozi tra Lombardia e Piemonte, è stato candidato sindaco della Lega a Varese. È accusato di aver pagato 50mila euro come anticipo di una presunta tangente per ottenere la variante di destinazione d'uso di un terreno a Gallarate.
Paolo Orrigoni, amministratore delegato dei supermercati Tigros ed ex candidato sindaco leghista di Varese, è stato arrestato insieme all'ex eurodeputata Lara Comi e al direttore generale dell'agenzia per il lavoro Afol Metropolitana Giuseppe Zingale. Il nome di Orrigoni compare nel nuovo filone di indagini dell'inchiesta sul giro di tangenti, appalti truccati e nomine pilotate, che aveva portato nel mese di maggio all'esecuzione di 43 misure cautelari nei confronti di politici, amministratori e imprenditori lombardi.
La presunta tangente da 50mila euro
Orrigoni, che è ora agli arresti domiciliari, è indagato da mesi perché, secondo quanto testimoniato da un altro imprenditore, Piero Enrico Tonetti, avrebbe pagato 50mila euro come anticipo di una presunta tangente ad Alberto Bilardo, coordinatore di Forza Italia a Gallarate e consigliere della partecipata Accam, per ottenere la variante di destinazione d'uso di un terreno a Gallarate…